Descrizione : Prefazione a cura di "Andrea Monti"
La ricerca dei termini "internet" e "reato" sull'ultima
versione disponibile dei data-base di
giurisprudenza comunemente utilizzati dagli avvocati produce 31 sentenze emanate
dalla Corte di
cassazione penale.
Dunque l'uso criminale della rete, stando a questa rapida ricerca, sarebbe sostanzialmente
limitato a pornomani, giocatori d'azzardo, diffamatori e poco più. Con
buona pace dei mezzi di informazione e dei "venditori di insicurezza",
non c'è traccia di criminalità organizzata, di terroristi e di
organizzazioni "alla conquista del mondo".
Eppure, come insegnano i fatti di cui parla il libro che avete fra le mani
in questo momento, l'utilizzo più tragicamente efficiente delle tecnologie
della comunicazione non è consistito nella commissione di attacchi o
di sabotaggi (un "undici settembre telematico" non sarebbe certo passato
inosservato), ma nello sfruttamento amplificato al massimo grado delle caratteristiche
genetiche della rete: comunicare, organizzare, (dis)informare.
I media tradizionali "rimbalzano" qualsiasi straccio di rivendicazione
che passa sui siti internet più improbabili. Amplificano il rumore di
notizie inattendibili perchè "si trovano in rete" (come se
il solo fatto di spedire una mail o pubblicare una pagina web abbia - di per
sè - il "valore dell'ufficialità").
Gli apparati istituzionali prendono sul serio queste estemporaneità
non tanto (voglio sperare) perché ci credono, ma perché oramai
la "piazza" crede che quella sia una verità quantomeno attendibile
- ed è comodo che sia così. E in questo modo si contribuisce a
rendere ancora più densa quella cortina fumogena dietro la quale i padroni
del terrore operano, sostanzialmente,
indisturbati.
Fantapolitica? Esagerazioni polemiche? Forse, ma gli autori di Ombre asimmetriche
- che non è, va detto, un libro "complottista"
dimostrano che non è così. Entrambi conoscono molto bene la rete,
che frequentano da moltissimo tempo anche in quei "quartieri" dove
non sarebbe prudente avventurarsi da soli. Hanno accesso diretto al "mondo
grigio" dell'underground digitale al quale danno - e dal quale ricevono
- il dovuto rispetto. Il che li mette nella invidiabile e privilegiata condizione
di osservare senza mediazioni quello che accade nei posti più disparati
del mondo - da un gratacielo di Kowloon ai sobborghi metropolitani della East
Coast - e di sfruttare le caratteristiche genetiche della rete: osservare, organizzare,
informare. E proprio questo - se si volesse sintetizzare in una frase il contenuto
del libro - il messaggio che sembrano lasciare gli autori: knowledge is power,
la conoscenza - quella vera - è potere. E la rete è lo strumento
principale per combattere sullo stesso terreno i nemici che la
usano per i loro scopi criminali.
La cosa che emerge nel modo più chiaro, leggendo "Ombre asimmetriche"
è che - finalmente - qualcuno ha avuto il coraggio di riconoscere che
non sono le tecnologie ma le persone che le usano a rappresentare opportunità
o pericoli. E che se si continua ad affrontare il problema dell'uso illegale
dei sistemi di comunicazione "prendendosela" con la tecnologia invece
che con i criminali, questi ultimi continueranno a "lavorare" indisturbati.
Allo stesso modo, sembrano poi dire gli autori, a che serve
"disprezzare" pubblicamente l'underground digitale, quando poi - "privatamente"
- si fa tutto il contrario? Non sarebbe più
efficiente, oltre che intellettualmente onesto, ammettere che in determinati
settori "c'è bisogno di aiuto" da parte di chi, giorno dopo
giorno, è in prima linea sulla "frontiera elettronica"? La
"metacategoria" hacker, che secondo gli autori, non dovrebbe in realtà
spaventare nessuno, diventa così una pietra di paragone, che definisce
per "sintesi sottrattiva" chi "hacker" non è ma -
semplicemente - persegue fini eversivi o illeciti.
Man mano che il lettore si addentra fra le "ombre" di cui parla
questo libro, molte cose, paradossalmente, diventano chiare. Episodi del passato
recente assumono una veste inusualmente diversa, e le notizie del presente diventano
rivelatrici di un futuro prossimo inaspettato. Come nel caso della descrizione
del FCS, il Future Combat System americano, talmente sofisticato e complesso
da rischiare di trasformarsi da "arma finale" in strumento di auto-annientamento
dell'esercito più potente del mondo. O come nel caso della cronaca delle
"guerre di spie" che sono state combatutte intorno ad affari miliardari
al di qua e al di la' dell'oceano. O come, ancora, nell'analisi che gli autori
fanno delle tecniche di indagine informatica che le forze di polizia dovrebbero
adottare ma che, in realtà, praticamente ignorano.
"Ombre asimmetriche" - a dispetto del nome - evidenzia in modo esplicito
un dato dal quale non si può seriamente prescindere quando si affronta
il tema della sicurezza (non necessariamente solo) informatica: non esiste -
come dicono gli esperti di marketing - un "terreno perfettamente piatto".
Al contrario, sempre di più gli scenari con i quali ci si confronta quotidianamente
sono sfumati e confusi. E mostrano un terreno pieno di asperità e insidie
in cui nello scontro fra un branco di "cani selvatici" e un T-Rex
non è detto che vinca quest'ultimo.
Il libro sarà in vendita dal 15 Dicembre
Per acquistarlo online:
Ombre
Simmetriche
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