Da quando Guglielmo Marconi inviò il primo segnale radio nel
1894, le tecnologie wireless hanno trasformato le modalità di comunicazione
e di ricezione delle informazioni. Dalle apparecchiature radio degli anni venti
a modulazione (AM) alla vasta gamma di unità wireless nel ventunesimo secolo.
Le tecnologie wireless si sono evolute in maniera sorprendente, creando delle
nuove attività industriali e sviluppando una nuova serie di prodotti e servizi.
I continui incrementi nelle vendite, e la continua attenzione
da parte dei media, indica che la rivoluzione wireless è solo all’inizio. Le
unità wireless ed i servizi annessi stanno crescendo in modalità esponenziale,
basti pensare che nel 2004 oltre un miliardo di persone al mondo avrà un telefono
cellulare, con un incremento pari al 105% rispetto al 2000. Le wireless lan
non saranno da meno, anzi secondo le stime IDC (International Data Corporation),
il mercato della apparecchiature per LAN è cresciuto dell’80% nel 2000 e si
prevede una crescita continua in futuro, visto che ormai le reti wireless vengono
installate in diverse realtà come aeroporti, alberghi, università e aziende.
Ciò che risulta più stupefacente nelle reti wireless è la potenza insita in
un principio così semplice.
Non c’è niente di nuovo nelle reti wireless, ma la sua semplicità
e utilità ne fanno una scelta irresistibile. Le reti connesse via cavo (Ethernet)
garantiscono le stesse potenzialità di comunicazione tra computer che possono
offrire le wireless lan, ed inoltre il cablaggio per ora offre maggiore velocità.
Quel che rende le reti wireless cosi appetibili è la combinazione tra flessibilità,
ubiquità e distanza tra i nodi della rete. Installando una semplice rete wireless
sarebbe possibile gironzolare per casa o per ufficio, uscire sul balcone oppure
anche andare in un bar mantenendo un completo accesso alla rete per tutto il
tempo.
Le reti wireless oggi rappresentano un mondo che dieci anni
fa’ era solo fantascienza. La prima sperimentazione di network wireless si ebbe
nel 1971 e fu sviluppato dalla Università delle Hawaii, questi avevano la necessità
di collegare gli elaboratori di quattro isole senza utilizzare linee telefoniche.
Tra i personal computer invece il wireless ha iniziato a diffondersi negli anni
’80 quando l’idea di condividere dati tra computer diventava sempre più fondamentale.
La prima tecnologia utilizzata furono i ricetrasmettitori a raggi infrarossi.
Però visto la grave limitazione dei raggi nell’attraversare la maggior parte
dei materiali non ebbe un grande sviluppo.
Il mercato richiedeva una tecnologia pulita, con la possibilità
di attraversare ostacoli da poter essere utilizzata in qualsiasi ambiente di
lavoro, ed ecco che nacque una tecnologia wireless basata su segnale radio.
Queste tipo di reti incominciarono a prendere piede negli inizi degli anni ’90
quando la capacità di calcolo dei processori risultò sufficiente a gestire la
ricetrasmissione via radio. Una prima implementazione che si creò si dimostrò
costosa e di proprietà e non permetteva di comunicare con nessun altro sistema,
difatti le reti non compatibili si dimostrarono un fallimento.
A quel punto l’attenzione si focalizzò sul neonato standard
creato dagli ingegneri dell’istituto IEEE (Institute of Electrical and Electronics
Engineers) appunto l’802.11. Lo scopo iniziale di questo progetto era quello
di creare uno standard globale per reti operanti in una banda libera senza la
necessità di utilizzare alcuna licenza. Gli ingegneri si trovarono di fronte
a diverse problematiche che avrebbero dovuto risolvere: - Come avrebbero dovuto
interoperare tra di loro queste apparecchiature; - Come rendere l’utilizzo di
queste apparecchiature utilizzabile indistintamente in qualunque parte del mondo;
- Dovevano essere utilizzabile non soltanto in ambienti interni. Lo standard
IEEE 802.11, comprendeva la possibilità da parte delle stazioni di operare in
due configurazioni. Le stazione avrebbero potuto interoperare sia in modalità
peer-to-peer e qundi direttamente le une con le altre, sia in modalità denominata
ad infrastruttura.
In questo caso si necessitava di un punto di accesso che permetteva
di far comunicare stazioni wireless con stazione che si trovavano sulla lan
cablata. Far diventare la tecnologia IEEE 802.11 globale richiedeva l’utilizzo
di una frequenza libera da qualsiasi vincolo burocratico, e per questo motivo
che venne scelta la frequenza dei 2,4 Ghz una banda senza licenza riservata
per impieghi industriali, scientifici e medici. Supportando il funzionamento
nella banda ed adeguando i livelli di potenza consentiti in base al paese è
stato possibile sviluppare uno standard per reti locali wireless che può essere
impiegato in tutto il mondo. L’ambiente in cui doveva essere localizzata una
wireless lan, non doveva essere il solo ufficio. Lo standard avrebbe permesso
di utilizzare la tecnologia wireless in grandi realtà come magazzini, negozi,
ospedali e grossi edifici, ma anche in ampi spazi aperti come parcheggi, campus
universitari e perfino nelle aree di stoccaggio merci.
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